FAQ [Italian Translation]
Cosa sono gli standard Web e perché dovrei usarli?
2 Quali sono gli standard?
2.1 Gli standard del W3C
2.1.1 Che cos’è il W3C?
2.1.2 Cosa fa il W3C?
2.1.3 Quali sono gli standard del W3C?
2.1.3.1 HTML 4.01
2.1.3.2 XML 1.0
2.1.3.3 XHTML 1.0, 1.1, modularizzazione XHTML
2.1.3.4 Fogli di stile CSS (Cascading Style Sheet)
2.1.3.5 DOM
2.2 Standard dell’ECMA
2.2.1 Che cos’è l’ECMA?
2.2.2 Cosa fa l’ECMA?
2.2.3 Quali sono gli standard dell’ECMA?
2.2.3.1 ECMAScript
3 Quali vantaggi derivano dall’uso degli standard?
3.1 Accessibilità
3.1.1 Per il software e per le macchine
3.1.2 Per le persone
3.2 Stabilità
1. Introduzione
Tim Berners-Lee aveva un sogno per la sua invenzione, il World Wide Web:
farne uno spazio comune dove gli utenti potessero condividere informazioni
per lavorare insieme, giocare e socializzare (The
World Wide Web, A very short personal history). Come Web developer,
creando siti aziendali, d’intrattenimento o con finalità educative,
abbiamo trasformato questo sogno in realtà.
Ma, in questo periodo di enorme crescita, il Web ha bisogno di una guida per realizzare tutto il suo potenziale. Gli standard Web sono questa guida. Questi standard garantiscono a tutti l’accesso alle informazioni che noi forniamo e inoltre rendono lo sviluppo di siti Web più rapido e divertente.
La conformità agli standard rende più semplice l’uso del Web alle persone con speciali necessità. I non vedenti possono fare in modo che il computer gli legga le pagine Web ad alta voce. Chi ha problemi di vista può ottenere pagine modificate e ingradite per una lettura più agevole. E le persone che usano dispositivi palmari possono navigare il Web tanto facilmente quanto quelli che usano workstation di fascia alta.
Come avremo modo di spiegare, ci sono anche molte ragioni pratiche che dovrebbero indurre i developer ad interessarsi agli standard Web. I motori di ricerca, per esempio, possono realizzare una più efficace indicizzazione dei siti. La scrittura di codice specifico per ciascun browser spesso duplica o triplica il lavoro di creazione delle pagine Web e il risultato lascia sempre a desiderare, specialmente dopo la creazione di nuovi dispositivi d’accesso alla rete. Senza la guida degli standard Web, questa situazione potrà solo peggiorare.
Alcune persone temono che gli standard possano porre dei limiti. In realtà sopprimono buona parte del lavoro noioso che il web development implica, e danno agli sviluppatori più tempo e flessibilità per essere veramente creativi. Gli standard sono aperti sia ai miglioramenti futuri che al rispetto delle tecnologie passate.
Molti modi di usare il Web, inclusi alcuni che oggi sono ancora soltanto un sogno, non saranno possibili o saranno più difficili senza una completa conformità agli standard. Al momento ci sono sistemi e software universalmente diffusi, ma chi può dire cosa ci porterà il futuro? Legare la nostra sorte a quella di una sola azienda significa vincolare il nostro avvenire
alle fortune e alle disavventure che a quella azienda potranno capitare. Il mantenimento di standard universali consentirà al Web di sopravvivere e, nello stesso tempo, incoraggerà l’innovazione a proseguire al ritmo attuale.
Gli standard hanno così tanto da offrire che noi, al Web Standards Project (WaSP), crediamo sia necessario aiutarti a comprenderli meglio. Questo documento è solo un punto di partenza; ti spiegherà concretamente quali sono gli standard, perché esistono e perché è opportuno interessarsene. Ogni volta che noi produciamo un pezzo di Web, diamo il nostro contributo a quello spazio d’informazione comune che è Internet. Possiamo migliorarlo o, al contrario, caricarlo di zavorra fino a provocarne il collasso. La scelta riguarda solo noi, le conseguenze riguardano tutti.
2 Quali sono gli standard?
2.1 Gli standard del W3C
2.1.1 Che cos’è il W3C?
Il World Wide Web Consortium è un consorzio informatico internazionale la cui missione è “guidare il Web verso la realizzazione di tutto il suo potenziale”. È diretto da Tim Berners-Lee, l’inventore del Web. Fondato nel 1994, il W3C comprende più di 450 organizzazioni affiliate – incluse Microsoft, America Online (che possiede Netscape Communications), Apple Computer, Adobe, Macromedia, Sun Microsystems, molte altre aziende produttrici di hardware e software, fornitori di contenuti, istituzioni accademiche e compagnie di telecomunicazioni. Il Consorzio ha sede presso tre istituti di ricerca: il MIT negli USA, l’INRIA in Europa, e la Keio University in Giappone.
2.1.2 Cosa fa il W3C?
Il W3C sviluppa specifiche aperte per migliorare l’interoperabilità dei prodotti legati al Web. Le raccomandazioni del W3C sono sviluppate da gruppi di lavoro composti da membri del Consorzio e da professionisti esterni. I gruppi di lavoro ottengono un consenso generale da parte delle compagnie e delle altre organizzazioni coinvolte nella creazione di applicazioni per il Web, e redigono “Working Draft” (bozze di lavoro) e “Proposed Recommendations” (documenti pronti per la ratifica ufficiale). Queste sono sottoposte ai membri e al direttore del W3C per essere formalmente approvate come raccomandazioni del W3C. Maggiori informazioni su questo processo e le sue varie fasi possono essere reperite sul sito Web del W3C.
2.1.3 Quali sono gli standard del W3C?
2.1.3.1 HTML 4.01
L’HyperText Markup Language (HTML) è ampiamente usato sul Web per applicare una struttura ai documenti di testo. I browser interpretano questi documenti e ne presentano la struttura all’utente nella maniera che è loro specifica. Per esempio, i browser visuali di solito mostrano l’elemento strong
(<strong>
… </strong>
) come testo in grassetto, mentre i sintetizzatori vocali enfatizzano quel testo per mezzo dell’intonazione.
Con l’aiuto dei Fogli di stile a cascata (CSS) l’autore può definire come gli elementi strutturali debbano essere rappresentati, prevalendo sulle impostazioni di default del browser.
2.1.3.2 XML 1.0
Esempio di una parte di un documento XML |
---|
<addressbook> <entry> <name>Bill Gates</name> <email>[email protected]</email> </entry> <entry> <name>Marc Andreesen</name> <email>[email protected]</email> </entry> <entry> <name>Jon S. von Tetzchner</name> <email>[email protected]</email> </entry> </addressbook> |
L’Extensible Markup Language (XML) è un linguaggio di marcatura come l’HTML che, anziché disporre di un unico set di elementi fissi, ti consente di definire i tuoi elementi personalizzati o di usare quelli definiti da qualcun’altro. Permette anche di usare molteplici set di elementi nello stesso documento per mezzo dei namespace XML.
Alcune applicazioni di XML, come XHTML e MathML, sono già diventate raccomandazioni W3C. Altre sono ancora allo stato di “Working Drafts”.
Gli standard dei fogli di stile, come CSS e XSL, offrono una varietà
di opzioni per specificare come gli elementi XML devono essere presentati.
Il supporto conforme agli standard per la visualizzazione di XML è
parziale nei browser odierni. dunque, per presentare le informazioni agli
utenti, HTML (o XHTML) con l’ausilio degli stili CSS è la via
da seguire. Oggi XML è principalmente usato per la comunicazione tra
applicazioni.
XML è più flessibile di HTML, innanzi tutto perché permette di aggiungere nuovi elementi e di creare i propri sistemi strutturali. Ciò lo rende il formato ideale per l’organizzazione di grandi quantità di dati. È già usato da molti database e motori di ricerca.
XHTML 1.0, 1.1, modularizzazione XHTML
XHTML 1.0 è una riformulazione di HTML come applicazione XML. XHTML
1.0 discende da HTML 4.01 ma è formalmente più rigoroso a causa
dell’influenza di XML.
L’XHTML si presenterà nel tuo browser identico all’equivalente HTML. Potresti voler usare l’XHTML se hai bisogno di riprocessare i tuoi contenuti, per esempio per inviarli a un PDA. Le regole della sintassi rigorosa di XML rendono il trattamento dei dati XHTML più semplice ed economico rispetto all’HTML.
Ideologicamente, l’XHTML eredita i seguenti concetti generali dall’HTML 4.01:
- Che la presentazione del documento dovrebbe essere separata dalla struttura grazie ai fogli di stile
- Che i documenti dovrebbero essere accessibili
- Che i documenti dovrebbero essere internazionalizzati
XHTML 1.0 usa il modello di tre DTD: Strict, Transitional e Frameset. Questo modello ha fatto la propria comparsa con l’HTML 4.0 ed è stato ripreso dall’HTML 4.01
Alcune importanti pratiche tecniche che l’XHTML deriva dall’XML sono:
- Che tutti i tipi di documento cominciano con la corretta dichiarazione di DOCTYPE
- Che la struttura di un documento conforme contiene la dichiarazione DOCTYPE,
un elemento html con il namespace XHTML dichiarato, un elemento head che include
un elemento title, un elemento body - Che tutti i nomi degli elementi e degli attributi sono scritti in minuscolo,
e che tutti i valori degli attributi sono racchiusi tra virgolette - Che tutti gli elementi non vuoti (per esempio p, li) hanno un tag di chiusura
- Che tutti gli elementi vuoti (per esempio br, hr, img) terminano con una barra
trasversale prima della parentesi di chiusura del tag (<br />) - Che i documenti devono essere validi secondo la DTD dichiarata
Per i modelli, vedi Learn > Templates
XHTML 1.1 è costituito da tre parti principali:
- La DTD XHTML 1.0 Strict (con piccole differenze)
- La modularizzazione XHTML
- La Ruby Annotation
È possibile creare documenti XHTML 1.1 in due modi diversi. Il primo consiste nell’uso della DTD XHTML 1.1. In questo modo, il vostro lavoro sarà estremamente strutturato perché non esiste alcun attributo di presentazione in XHTML 1.1. La separazione di struttura e presentazione è qui completa, e tutto il vostro lavoro di presentazione andrà realizzato in un foglio di stile.
Un altro modo di produrre documenti XHTML 1.1 consiste nell’utilizzare la modularizzazione XHTML. È la separazione dei componenti HTML e XHTML (come testo, tabelle, frame, form) in moduli distinti. È possibile scrivere la propria DTD ed usare solo i componenti necessari. Questa è l’estensibilità in azione, ed offre allo sviluppatore Web l’opportunità di personalizzare il proprio markup.
La Ruby Annotation è un mezzo per gestire certe annotazioni dei caratteri asiatici. Ruby fa parte del lavoro di internazionalizzazione.
2.1.3.4 Fogli di stile CSS (Cascading Style Sheet)
I fogli di stile CSS sono un meccanismo che permette di modificare l’aspetto degli elementi HTML o XML, assegnando stili a tipi di elementi, classi autodefinite o istanze individuali.
I fogli di stile possono essere impiegati per definire l’aspetto di un intero sito. Da quando i CSS sono stati introdotti, il W3C raccomanda l’eliminazione progressiva di tutte le possibilità di presentazione integrate nell’HTML e la loro sostituzione con i fogli di stile, al fine di consentire la crescita di un World Wide Web più semplice e più strutturato.
2.1.3.5 DOM – Document Object Model Level 1
Il DOM estende la potenza e l’interattività di un linguaggio di scripting (come ECMAScript, la versione standard di JavaScript) applicato ad una pagina Web. (In termini informatici, il DOM Level 1 è un’interfaccia di programmazione (o API) per l’interazione con le pagine Web.) Il DOM permette al linguaggio di scripting di accedere facilmente alla struttura, al contenuto e alla presentazione di un documento scritto in linguaggi come HTML e CSS.
Il DOM è compatibile con i progressi tecnologici del futuro e permetterà a qualsiasi linguaggio di scripting di interagire con tutti i linguaggi usati nel documento. Questo standard non solo renderà più semplice la programmazione dell’HTML dinamico, ma pure renderà indolore la transizione verso le nuove tecnologie per Internet.
2.2 Standard dell’ECMA
2.2.1 Che cos’è l’ECMA?
L’ECMA (European Computer Manufacturers Association) è un’organizzazione fondata ufficialmente nel 1961 con l’obiettivo di standardizzare i formati informatici, inclusi i linguaggi di programmazione e i codici di input/output.
L’ECMA si trova a Ginevra, in Svizzera, vicino alle sedi dell’ISO (International Organization for Standardization) e dell’IEC (Interational Electrotechnical Commission). Nel 1994, il nome dell’organizzazione è stato cambiato in ECMA – European Association for Standardizing Information and Communication Systems, per riflettere la sua più vasta gamma di attività.
2.2.2 Cosa fa l’ECMA?
Il ruolo principale dell’ECMA è quello di sviluppare standard e rapporti tecnici nell’ambito della tecnologia dell’informazione e della comunicazione. Essendo un’associazione di imprese e non un’istituzione ufficiale di standardizzazione, l’ECMA collabora spesso con istituzioni ufficiali nazionali o internazionali.
Gli standard ECMA sono stati la fonte di alcuni standard internazionali ed europei. Sono già stati pubblicati più di 270 standard ECMA e 70 rapporti tecnici.
Di questi standard, 85 sono stati accettati come standard internazionali dall’ISO (International Organization for Standardization). Inoltre, 25 sono stati accettati come standard europei dall’ETSI (European Telecommunications Standards Institute).
2.2.3 Quali sono gli standard dell’ECMA?
2.2.3.1 ECMAScript (versione standard di JavaScript)
ECMAScript è un linguaggio di scripting standardizzato, ampiamente basato su JavaScript di Netscape e JScript di Microsoft. Lo standard ECMAScript è definito dal TC-39 (Technical Committee 39) dell’ECMA.
Il compito principale di ECMAScript, un linguaggio orientato agli oggetti, è quello di manipolare gli oggetti delle pagine Web definiti dal Document Object Model (DOM). Questi oggetti (gli elementi che costituiscono le pagine Web) possono essere aggiunti, soppressi, spostati, e le loro proprietà possono essere modificate. Questo permette ai Web developer d’implementare effetti come testo animato, roll-over grafici e pagine che, senza essere ricaricate, cambiano aspetto in seguito all’interazione dell’utente.
L’attuale specifica ECMAScript è ECMA-262,
ECMAScript Language Specification, 2nd edition.
3 Quali vantaggi derivano dall’uso degli standard Web?
3.1 Accessibilità
3.1.1 Per il software e per le macchine
La conformità agli standard Web può dare alle pagine Web una migliore visibilità nei motori di ricerca. L’informazione strutturale presente nei documenti conformi agli standard agevola l’accesso alle informazioni e la loro analisi da parte dei motori di ricerca e consente una migliore indicizzazione.
Poiché l’uso degli standard Web rende più facile la comprensione dei tuoi documenti da parte del software server-side o client-side, aggiungere un motore di ricerca al tuo sito diventa più semplice e dà migliori risultati.
Gli standard sono scritti in modo tale che i vecchi browser possano comprendere la struttura di base dei tuoi documenti e, anche se non possono interpretare le più recenti novità introdotte dagli standard, saranno comunque in grado di mostrare il contenuto dei tuoi siti. Lo stesso vale per i robots, quei sistemi che raccolgono informazioni sul tuo sito per l’indicizzazione sui motori di ricerca.
Il codice conforme agli standard ti dà la possibilità di validare le tue pagine con un servizio di validazione. I validatori processano i tuoi documenti e ti mostrano una lista di errori. Questo rende molto più facile l’individuazione e la correzione degli errori, facendoti risparmiare molto tempo.
I documenti conformi agli standard possono essere convertiti in altri formati, per esempio database o documenti Word. Questo consente un uso più versatile delle informazioni contenute nei documenti del World wide Web e una più facile migrazione verso nuovi sistemi, inclusi dispositivi come la TV e i PDA.
3.1.2 Per le persone
L’accessibilità è un concetto fondamentale per molti standard Web, in particolare per l’HTML.
Ciò non vuol dire soltanto consentire l’accesso al Web alle persone disabili, ma anche permettere che le pagine Web siano comprese dalle persone che usano browser diversi da quelli tradizionali, inclusi i browser vocali che leggono ad alta voce le pagine Web alle persone affette da problemi di vista, i browser che traducono il testo in Braille, i browser palmari dotati di monitor molto piccoli, i terminali teletext, e altri dispositivi di output poco comuni.
Poiché la varietà dei mezzi di accesso al Web è in costante aumento, modificare o duplicare i siti per soddisfare tutte le necessità è sempre più difficile (alcuni dicono che è sin da ora impossibile perfino adesso). Seguire gli standard è un grande passo in avanti verso la risoluzione di questo problema. Rendere i vostri siti conformi agli standard permetterà una corretta visualizzazione dei tuoi siti non solo con i browser tradizionali, antichi e moderni, ma anche con i dispositivi di accesso meno usuali.
Ignorare gli standard ha delle conseguenze evidenti: innanzitutto limiterai l’accesso al tuo sito. Quale modello di business ti spinge a limitare il tuo pubblico ad una frazione di quello che potrebbe essere? Per un sito commerciale, negare l’accesso anche solo a piccole porzioni del pubblico potenziale può incidere fortemente sui margini di profitto. Per un sito educativo, è fondamentale consentire l’accesso non solo agli studenti in pieno possesso delle loro capacità fisiche e dotati di browser grafici, ma anche ai bambini dei paesi in via di sviluppo che accedono alla rete solo con browser testuali, o agli studenti disabili che usano browser speciali.
Gli stessi principi valgono per tutti i tipi di siti Web. Mentre deviare dagli standard e trarre vantaggio dalle caratteristiche peculiari dei singoli browser può costituire una tentazione, l’aumento di accessibilità garantito dalla conformità agli standard condurrà a migliori risultati a lungo termine.
3.2 Stabilità
La maggior parte degli standard Web sono creati per essere compatibili sia in avanti che all’indietro. Dunque i dati che usano vecchie versioni degli standard continueranno a funzionare con i nuovi browser, mentre i dati che usano le nuove versioni degli standard saranno visualizzati in maniera imperfetta ma accettabile dai browser più vecchi.
Poiché un sito Web può essere modificato da diversi team di designer nel corso del suo ciclo di vita, è fondamentale che quelle persone siano in grado di comprendere il codice e di modificarlo facilmente. Gli standard Web offrono una serie di regole che ogni Web developer può seguire, comprendere e padroneggiare. Quando uno sviluppatore realizza un sito conforme agli standard,
un altro potrà riprendere il lavoro là dove il primo lo ha terminato.
4. Conclusioni
Come Web developer, ci battiamo costantemente contro le incoerenze di resa delle pagine Web da parte di browser diversi o delle varie versioni di uno stesso browser. Ciò richiede la scrittura di più codice adattabile ai diversi browser, o la scelta di scrivere per un solo browser. Questo rende più difficile, se non impossibile, l’accesso al vostro sito da una parte del pubblico. Questa situazione peggiorerà con l’avvento di nuovi dispositivi per la navigazione sul Web.
Gli standard del Web non sono leggi misteriose decretate da organizzazioni chiuse in torri d’avorio. Come abbiamo già detto, gli standard sono in buona parte decisi dalle stesse persone che li usano – produttori di browser, web developer, fornitori di contenuti e altre organizzazioni.
Scrivere pagine Web conformi agli standard riduce i tempi di sviluppo dei siti e rende le pagine più facili da aggiornare. L’individuazione e la correzione degli errori diventano più semplici perchè il codice segue uno standard. Non dovrai più preoccuparti di scrivere e mantenere diverse versioni dello stesso codice per ottenere la medesima presentazione. Una sola
versione del tuo sito sarà più che sufficiente.
L’adozione universale degli standard Web è di fondamentale importanza. La missione del Web Standards Project è quella di rendere il Web un posto migliore, per gli sviluppatori e per gli utenti, incoraggiando i produttori di browser e di editor a seguire gli standard nelle loro applicazioni. Questo impegno sarà ripagato quando gli sviluppatori utilizzeranno ampiamente gli standard e pretenderanno che i generatori e gli interpreti di codice siano conformi agli standard.
Le ragioni che abbiamo fornito dovrebbero indurti ad usare gli standard, ma anche darti tutte le informazioni necessarie per convincere, sul tuo luogo di lavoro, i tuoi colleghi sviluppatori ad usare anch’essi gli standard.
Aiutaci a realizzare questo sogno.
Web Standards Project Developer Education Committee:
Stephan Nedregaard (coordinatore), Kynn Bartlett, Gail T. Cohen, Jens Edlund, Nick Finck, Tomas Fjetland, Peter Fleck, Markus Gut, Holger Maier, Julian Missig, Laura Mollett, Randy Piatt, Lewis A. Shadoff, Juergen Steinwender, Bart Szyszka, Matthew Thomas, Dane Weber
Aggiornato il 02-27-2002 by Molly E. Holzschlag e Shirley E. Kaiser del WaSP LEARN Committee
The Web Standards Project is a grassroots coalition fighting for standards which ensure simple, affordable access to web technologies for all.
Translations:
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